Estate del 2015, sei e trenta del mattino, sottopasso ferroviario di Udine. Il pendolare Marco Chiandoni si reca al lavoro a Trieste. Non è la solita estate, però. Avvolti tra le coperte e le trapunte dormono decine e decine di profughi, provenienti da lontani paesi: Afghanistan, Pakistan, Bangladesh, ler citarne alcuni. Le prime volte li osservi con fastidio, non ti aggrada l’idea che dormano lí, non è bello, tantomeno giusto. Poi, un giorno, incroci lo sguardo di uno di loro, lo saluti, lui ricambia. E qualcosa cambia dentro di te: lentamente ti avvicini a loro, cerchi di capirci di più, non rappresentano più un fastidio, ma una curiosa scoperta, il desiderio di incrociare le rispettive culture.
È con questa prospettiva che Marco, neo presidente dallo scorso dicembre di Oikos Onlus, si è ri-avvicinato al mondo della cooperazione e a Oikos stessa. Il desiderio di mettersi in gioco, di voler contribuire con le proprie risorse umane e perchè no, finanziarie, alla realizzazione di un mondo più solidale, giusto e dignitoso per tutti.
Il merito di tutto questo va a Giovanni, vero motore e promotore di Oikos a Udine e nel mondo. La sua amicizia con Marco e le loro affinità di pensiero e di azione saranno i mezzi ideali per promuovere questa associazione nel loro amato Friuli Venezia Giulia e nel mondo.
Benvenuto Presidente e auguri al consiglio direttivo e allo staff tutto!