Con il cuore gonfio di dolore riceviamo notizia che Antonio Vermigli ci ha lasciati, è successo il 12 luglio 2023 alle ore 13.30. Dopo una lunga malattia che lo ha messo a durissima prova ha smesso di soffrire. Chi opera nella cooperazione, chi lavora per la pace, chi da sempre prende le difese dei più vulnerabili non può non aver incontrato Antonio sulla sua strada.
È stato Antonio Vermigli a indicare a OIKOS la strada per il primo progetto di cooperazione realizzato dall’associazione, era il 2006 e lui ci accompagnò nei meandri del quartiere di Mooca di Belem, fra i sobborghi più poveri di San Paolo del Brasile. È stato lui a guidarci dalla megalopoli paulista sino alla campagna del Goias. Uomo di cuore e di relazioni, negli anni aveva cucito una rete di amicizie a livello globale. Una simpatia straripante, espressa con un accento così toscano che ti dovevi concentrare per stargli dietro. Visionario e sempre lucido al tempo stesso.
Tanti ricordi legati a Antonio, ne vogliamo ricordare uno in particolare: era l’autunno del 2012 e in Ambasciata del Brasile a Roma – piazza Navona – Antonio presenta il bellissimo libro fotografico della giovanissima Leda Tasselli “Un’altra strada” che ritrae il popolo di strada di San Paolo del Brasile. Dopo pochi mesi Leda si ammala e misteriosamente va incontro a una morte prematura. Persona troppo bella e troppo fragile per questo mondo. Ricordiamo ancora la telefonata straziante che ci fece Antonio piangendo per la dipartita della giovanissima Leda. Quel libro autografato con dedica a OIKOS da Leda e regalatoci da Antonio ancora oggi costituisce una testimonianza di una delle nostre prime tappe di cooperazione internazionale. Proprio questa mattina in ufficio lo abbiamo mostrato a un caro amico di OIKOS e dopo poche ore abbiamo saputo la brutta notizia della dipartita di Antonio.
Grande rete di relazioni, si è detto, quella di Antonio. “Antoniaccio con chi si va a cena oggi? Con la Menciù? Con Lula? Con Gianni Minà o con la Leida Guevara?” “con nessuno, stassera ci ssono solo io e VVito, perché non ti bastiamo? bischero che non sei altro”. Battuta sempre pronta, sempre un sorriso per chi non aveva nulla, sempre pronto a farsi in 4 per il prossimo. Mai una riflessione banale, instancabile comunicatore. Ha lasciato il segno in tantissimi posti il famoso Postino di Quarrata, senza dubbio il segno lo ha lasciato anche in OIKOS: ha avuto fiducia in noi, ci ha indicato la strada, ci ha spronato. Solo belli i ricordi che una persona può conservare dello Ziaccio.
Grazie di tutto Antonio, guardaci tutti da lassù.