Ebbene, ci siamo. Ve lo diciamo così, con tanta emozione e tanta tanta soddisfazione.
Il progetto Cooperfrutta è terminato. Nell’ultimo mese dell’anno 2012 ci apprestiamo a lasciare Goias, la sua gente, la sua frutta, il suo languore, le sue sfide e i suoi traguardi, il suo sogno realizzato.
L’industria di polpa di frutta è pronta e funzionante, i ragazzi sono formati e lavorano già alacremente, la frutta inizia ad arrivare, le famiglie degli agricoltori piantano nuove piante da frutta, le istituzioni sono state coinvolte e la gente sa che tra poco sulle proprie tavole troverà la frutta prodotta freschissima proprio qui a Goias, la Coopar è pronta e preparata a fare in modo che il sogno continui.
Il nostro compito è terminato. Lascio Goias guardando per l’ultima volta la nostra bella industria che spicca gialla sotto al grande albero di mango, qualche tucano in volo, il calore languido. Ripenso a tutti i momenti passati qui, alla grinta, ai gruppi di persone che si ritrovavano per lavorare o per discutere dei problemi, a tutti gli sguardi di soddisfazione per le cose riuscite e ai momenti in cui invece ci siamo dovuti aggrappare forte alle nostre speranze, riascolto le risate che ci hanno sempre abbandonate, rivivo i momenti di festa e gli abbracci e i complimenti per il lavoro fatto. Penso che non abbiamo sbagliato, a crederci, a crederci così fortemente da andare oltre qualsiasi cosa, a qualsiasi problema burocratico, organizzativo o logistico, qualsiasi colpo inferto alle nostre speranze. Non è stata fatica sprecata, neanche il vostro sostegno da lontano è andato sprecato. E la prova è lì, sotto l’albero di mango, ma è anche nei destini dei ragazzi che con questo lavoro sono cambiati, è anche in tutti i tipi di frutta che attraverso questo progetto sono stati preservati e rivalutati. E’ nella nostra mente, nel nostro modo di sentire, più semplice, più lento, ma anche tanto più vivo.
Grazie a tutti, a chi ci ha creduto e a chi ci crederà.