Spostiamo per un momento lo sguardo dagli ultimi lavori all’industria che si sta preparando a iniziare la produzione di polpa di frutta e guardiamo chi saranno i veri protagonisti del progetto. Come abbiamo detto all’inizio, il progetto Cooperfrutta ha come primo obiettivo quello di creare una nuova possibilità di impiego per i giovani che vivono qui a Goias affinchè non siano costretti a lasciare la loro terra per andare a cercar fortuna in città, come hanno dovuto già fare in molti, in troppi. Questo andare in città è un tema molto sentito qui, ci sono parecchie canzoni che mettono in musica la nostalgia per la terra, il sentirsi estirpati in un grande non-luogo, il rincorrere una fortuna che molto spesso non si rivela tale. Questa non è quasi mai una scelta, è una necessità. Il progetto Cooperfrutta vuole dimostrare che un’altra possibilità c’è, e la stiamo costruendo insieme.
Credo sia venuto il momento di presentarvi i quattro ragazzi che sono stati selezionati per lavorare all’interno dell’unità di produzione di polpa di frutta, che sono stati formati per portare avanti con successo il grande sogno della Coopar. Lucas, Janaina, Renato e Rafael. Eccoli, sorridenti e un po’ imbarazzati, nella foto di rito. Sono tutti ragazzi che vivono a Goias e che sono determinati a rimanerci. Alcuni di loro hanno studiato alla Escola Familia Agricola sostenuta da Oikos qualche anno fa, altri studiano alluniversità. Si sono impegnati molto, sono stati pazienti anche quando il progetto sembrava fermarsi, ci hanno creduto. E tra pochissimo daranno vita all’unica agroindustria del municipio di Goias. Devo però ringraziare una persona in maniera speciale. Renato, che è stato davvero una grande lezione per tutti noi. Renato sta studiando contabilità, va all’università ogni giorno dalle cinque a mezzanotte, ma durante il giorno lavora tutto il giorno per l’industria (e credetemi, di lavoro ce n’è tanto, davvero tanto), studia la legislazione sanitaria durante i fine settimana, si informa, ricerca, telefona, si muove e smuove, sempre sorridente, crea il buonumore tra i cooperati, aiuta perfino la cooperativa nella consegna di frutta senza pretendere nulla in cambio. E’ perchè ci credo tanto, mi ha detto. Lui e il mio caro Antonio detto il Gallo, ormai una squadra d’assalto, hanno dato la spinta necessaria per portare a termine l’impresa e mi fa stare tranquilla perchè con due angeli custodi così, che non si risparmiano, che mettono in gioco tutto, la nostra industria sarà davvero in ottime mani!