La prima interessante notizia che ha interessato questi giorni alla fattoria. Riguarda l’inizio delle lezioni di lingua francese, che noi accompagniamo fino alla fine di quest’esperienza a Kinta. Noi abbiamo recuperato una vecchia lavagna alla prima scuola di Kinta. L’abbiamo trasportata nel magazzino della fattoria dove noi l’abbiamo utilizzata per favorire la comprensione dei temi affrontati. Nel clima favorevole, che continua ad aiutarci a vivere bene insieme, noi abbiamo pensato per una partecipazione attiva dei giovani, nella classe.
Ogni giorno, prima d’iniziare a lavorare, noi abbiamo partecipato tutti assieme ad un’ ora di ripetizione di grammatica e dei più importanti concetti del francese con l’esperienza dell’educatore Christian, che è lui stesso insegnante alla scuola primaria, già in funzione a Kinta. Poco a poco, i giovani stanno ripetendo le nozioni di base del francese utilizzando numerosi esempi correggendo gli errori fatti negli esercizi dati in classe e durante i lavori di gruppo, organizzati durante la settimana a scuola e dopo la liturgia. Attraverso il metodo dei dettati e facendo insieme la correzione diretta alla lavagna degli errori commessi, con le spiegazioni grammaticali importanti, abbiamo visto con piacere la concentrazione e l’impegno dei giovani verso gli argomenti trattati. Hanno preso degli appunti, su tutti i temi proposti, anche nei loro quaderni.
Grazie alle lezioni preparate tutti i giorni da Christian noi speriamo quindi di aiutare questi giovani a rinforzare la loro conoscenza del francese.
Uno dei primi risultati ottenuti lavorando in questi giorni, precisamente il martedì 15 luglio, sono stati le 5 finestre una dopo l’altra. Giovedì, essi ne realizzeranno ancora 4. Il lavoro che hanno fatto l’ho osservato in tutti i passaggi a partire dalla presa delle misure per tagliare il legno, al taglio delle assi di ferro, al piallare i morali e all’utilizzo della foratrice per installare le assi delle finestre. Noi siamo quasi alla fine di questa settimana e Kovo afferma che sicuramente possono terminare tutte e 13 le finestre per questo weekend. Le ultime parole di Kovo: “All’inizio, avevano incominciato lentamente a capire i passaggi da fare e le macchine da utilizzare, per riuscire a lavorare tutti i serramenti in legno. Ora, hanno la capacità di continuare soli. Sono contento, perché vedo che si impegnano nei lavori e che ci sono progressi importanti vedendo anche la velocità che hanno guadagnato”. Sempre nella giornata di martedì Danny, Pistis, Etienne e Josaphat hanno lavorato con le maman che fanno la raccolta della manioca prendendo l’acqua. Hanno riempito le vasche della manioca che avevano delle perdite e ora vanno regolarmente.
Visitando la scuola per vedere come sono i lavori in loco, ho visto il rivestimento della facciata esterna che si trova davanti la prima scuola costruita, già ultimata assieme alle due facciate minori. Venendo dalla fattoria a piedi e arrivando mi sono accorta subito che anche i muri esterni erano già stati ultimati. Ho pensato all’importante aiuto che questi giovani stanno dando per terminare i lavori della scuola. Essi stanno rivestendo l’ultima facciata lunga ed è veramente interessante guardare gli operai più esperti della fattoria lavorare insieme ai giovani della Pediatria. Mutombo, il responsabile dei lavori di costruzione, mi ha detto che proseguono in questo modo, termineranno cioè il rivestimento dell’ultima facciata esterna per sabato. Ha aggiunto: “Dopo la prossima settimana cominceremo con il rivestimento interno delle sale ed allo stesso tempo, quando finiremo di rivestire, faremo i pavimenti. Facendo così continueremo con tutte le cinque sale della nuova scuola”.
Nei momenti di condivisione comunitaria, anche attorno al fuoco, cerchiamo sempre di riflettere insieme sulle cose vissute durante la giornata e di parlare se c’è qualche dubbio o necessità. In questi giorni abbiamo trattato i temi e il significato della parola “perdono, rispetto e comprensione reciproca.” In seguito, abbiamo parlato della persona di Nelson Mandela e del suo esempio di vita per tutti noi. Abbiamo vissuto ad un momento di gioia insieme al nostro amico Junior, che ci ricorda sempre che è bello essere assieme uno accanto all’altro. Durante questi giorni, abbiamo meditato anche grazie alla lettura di alcuni passaggi della Bibbia. La Parabola scelta questa domenica sarà quella del “Figlio e il prodigo”. Leggendo le parole della Bibbia e riprendendo le opinioni raccontate, abbiamo espresso le nostre esperienze quotidiane aggiungendo le nostre esperienze di vita. Hanno seguito con attenzione questi momenti e vedendo l’importanza della parole condivise insieme, abbiamo approfittato per porre loro alcune domande in cui dovevano esprimere in forma scritta i loro pensieri, riguardanti le loro scelte per il futuro e quindi i mestieri che avrebbero voluto fare nella loro vita.
In conclusione, vi scrivo la frase, letta tutti insieme durante una serata, che ci ha toccato tutti molto. E’ stata pronunciata da un grande uomo della storia del monto. Egli affermò: “L’ambizione più grande che ho è che ogni bambino in Africa possa andare a scuola, perché l’educazione è la porta d’entrata alla libertà, alla democrazia ed allo sviluppo”. Questo grande uomo si chiamava Nelson Mandela. Con queste parole nella testa e nel cuore, abbiamo continuato a vivere e lavorare e continueremo a farlo nei giorni che verranno.