Ieri 20 aprile 2018 il nostro collaboratore e amico Harold Montufar Andrade alle ore 7.30 del mattino è stato arrestato dalle forze di polizia colombiane e portato prima a Pasto e poi a Cali dove oggi avrà un’udienza. Favoreggiamento e sostegno all’attività di guerriglia dell’ELN sono le accuse mosse al nostro amico Harold.
Conosciamo Harold Montufar Andrade da oltre 10 anni e ne apprezziamo le doti umane, di generosità, solidarietà e altruismo che da sempre caratterizzano il suo operato. Il suo lavoro, inoltre, è sempre stato caratterizzato da altissima professionalità, trasparenza, preparazione in termini di contenuti e scrupolosità nella gestione. Riconosciamo il suo ruolo di riferimento per la comunità locale, regionale a nazionale come promotore di pace, mantenendo sempre una posizione di neutralità attiva rispetto ai diversi attori del conflitto colombiano. Tutti i progetti sostenuti sino a oggi (dal 2015, anno del nostro arrivo sul territorio colombiano) sono stati mossi da un forte ed esplicita volontà di contribuire alla costruzione del tessuto di pace sul territorio. Ne è testimonianza fisica l’edificazione del Centro Educativo para la Paz y el Buen Vivir nella città di Samaniego coordinato dall’Instituto Sur ISAIS in collaborazione con OIKOS. In questo centro quotidianamente vengono tenuti percorsi formativi finalizzati alla crescita della cultura di pace e neutralità attiva.
Nel mese di maggio 2017 Harold era stato ricevuto al Parlamento Europeo dalle Eurodeputate Elly Schlein e Isabella De Monte proprio perchè uomo di pace e oggi era in attesa di essere ascoltato di fronte alla Commissione Diritti del Parlamento Europeo. Ci dichiariamo assolutamente convinti che Harold Montufar Andrade sia del tutto estraneo ai fatti per cui viene accusato e le cui accuse hanno portato al suo arresto.
Sono state 30 le persone arrestate nella giornata di ieri, delle quali 8 nel Comune di Samaniego, tra cui diversi leader sociali e comunitari. Dal novembre 2016, momento dell’approvazione dell’accordo di L’Avana, ad oggi, sono circa 300 i leaders e difensori dei diritti umani uccisi nelle diverse regioni della Colombia, un trend che preoccupa le organizzazioni internazionali e che minano in maniera strutturale il proseguimento della costruzione di pace nel paese.
OIKOS ONLUS chiede con forza che la giustizia colombiana assicuri il rispetto pieno di tutti i diritti e le garanzie di difesa, e confidiamo che si giunga presto alla scarcerazione di Harold Montufar. Non vediamo l’ora di riabbracciare quanto prima Harold e che lui possa riunirsi presto alla sua famiglia e alla sua Comunità.