Da Kinta arrivano importanti novità sull’andamento del progetto “Manioca for Kimbondo”.
Gli obiettivi principali, ricordiamo, erano quelli di da un lato permettere la sostenibilità della pediatria di Kimbondo e dall’altra di consentire ai ragazzi, una volta raggiunta la maggiore età, di acquisire competenze professionali in campo agricolo.
Bene. Attualmente sono impiegate a tempo pieno nell’attività agricola almeno 30 persone. Inoltre il polo agricolo di Kinta è già in grado di provvedere ai propri costi fornendo derrate al mercato e alla Pediatria. Abbiamo deciso di impiegare parte di questi profitti, racconta il nostro cooperante Stefano, per migliorare la produttività del polo. Oltre a ciò il polo con le numerose iniziative avviate sta funzionando come centro di attrazione, non solo per gli abitanti dei dintorni, che ammirano le realizzazioni stupiti e curiosi, ma anche per altri progetti ed idee che stanno confluendo virtuosamente in un circolo di attività che si concentra intorno al laboratorio/officina della fattoria. Il nuovo settore delle Tecnologie Sociali sta preparando attività di formazione sulla costruzione di alcune semplici tecnologie adattabili al contesto e rispettose dell’ambiente.
La superficie coltivabile ha raggiunto l’estensione totale di circa 130 ha con una media di sacchi di produzione di manioca pari a 97 e 113 nel mese di Agosto. Sono stati aperti e seminati a fagioli 20 nuovi ettari per un totale di 24 e a patate 7 nuovi ettari. Sono stati aperti 4 nuovi ha da destinare invece ad ortaggi.
Nello stesso periodo l’area allevamento ha messo in funzione un pollaio da 100 capi, realizzato una stalla dalla nostra parte del fiume e quasi completato i primi 4 moduli di una porcilaia. Si sta tentando anche l’allevamento di pesci.
Sempre per lo stesso progetto di sensibilizzazione di cui si è più diffusamente scritto nel progetto “Futuro a casa Patrick” sono arrivati a Kinta 10 volontari provenienti da quattro comuni del FVG. Due ragazzi hanno passato quasi un mese intero a Kinta mentre gli altri hanno fruito di un periodo di permanenza più breve. Anche in questo contesto i ragazzi hanno dimostrato grande capacità di adattamento e la loro presenza è stata molto importante sia per il contatto con la comunità locale sia perché, viste le loro capacità, sapranno sicuramente sensibilizzare l’opinione nei propri luoghi di provenienza.