Con il mese di aprile abbiamo concluso i lavori di costruzione della New Neo, il padiglione con la Neonatologia, destinata agli ospiti più piccoli della Pediatria di Kimbondo, nella Repubblica Democratica del Congo. Si è completata anche la formazione dedicata alle infermiere e puericultrici, le cosiddette “mamans”, che lavorano alle Neo. Un progetto di cooperazione avviato da Oikos Onlus a novembre 2015 e seguito in loco prima da Agnese Castellarin e ora da me, in collaborazione con mio marito Manuel, entrambi cooperanti di Oikos. Un progetto oneroso, finanziato principalmente dalla Regione Friuli-Venezia Giulia e da altre istituzioni, che ha visto la costruzione della nuova parte del padiglione New Neo e la ristrutturazione del vecchio padiglione.
Le condizioni prima dell’intervento
Prima dell’intervento di Oikos la Neo, che ora ospita 118 bambini di età compresa tra 0 e 5 anni, era un edificio piuttosto fatiscente. L’aspetto più critico era quello igienico: mancava del tutto una lavanderia dedicata ai vestiti dei bambini e alla disinfezione dei pannolini lavabili. Le toilette dei bambini erano vecchie e, per lo più, non funzionanti, insufficienti e inadatte alle esigenze dei piccoli ospiti della Neonatologia. Più di tutto mancava nel personale della Neo la consapevolezza dell’importanza di tali strutture, della cura e pulizia per evitare il proliferare di malattie a trasmissione per contatto che hanno sempre segnato la storia della Neo.
La formazione delle mamans
Si è quindi ritenuto fondamentale, oltre alla revisione dei locali interni ed esterni del padiglione di Neonatologia, organizzare due sessioni di formazione dedicata alle mamans. La prima, da agosto a novembre, aveva come tema centrale l’igiene. Due esperti hanno tenuto le lezioni; si stato insegnato al personale come e con quali prodotti effettuare la disinfezione corretta di un padiglione come la Neo, nonché la loro importanza. La seconda sessione di formazione, svolta da novembre ad aprile, aveva come titolo “Psicologia, pedagogia e diritti del bambino”. Si è ritenuto importante formare il personale anche riguardo a questo tema, sicuramente sottovalutata o ancora poco conosciuta in molti paesi come la Repubblica Democratica del Congo.
Educazione e cura
In un contesto delicato come quello della Pediatria, dove la gran parte dei bambini che vi abitano sono orfani, la cura dell’educazione, così come l’attenzione alla loro sensibilità e fragilità, sono aspetti di fondamentale importanza. Soprattutto le persone che convivono con loro ogni giorno, come le infermiere o le puericultrici, devono assolutamente tenerne conto. Ogni bambino porta con sé una storia personale di sofferenza e abbandono, che si riflette nel loro quotidiano. Non può e non deve essere ignorata. Per questa sessione di formazione abbiamo domandato l’intervento dell’associazione REEJER con sede a Kinshasa. I loro esperti, psicologi, educatori e pedagoghi, hanno saputo coinvolgere le mamans in maniera spesso fantasiosa e originale, aiutandole a riflettere su queste temi, non sempre semplici da comprendere.
Nuove finestre
Parallelamente, abbiamo eseguito anche una serie di altri lavori per migliorare le condizioni del padiglione. Sono state rifatte le finestre di tutta la Neonatologia, strutturandole in modo da permettere un adeguato ricircolo d’aria ma, allo stesso tempo, di poterle chiudere quasi ermeticamente all’occorrenza. In questo modo possiamo evitare che nella stagione secca, caratterizzata da notti piuttosto fredde, i bambini si ammalino di influenza o di infezioni alle vie respiratorie, date dalle basse temperature. Inoltre, i serramenti sono stati costruiti in maniera da essere più sicuri per i bambini, che spesso hanno l’abitudine di arrampicarvisi rischiando di farsi del male.
Un ambiente bello e sano
La disposizione delle stanze è stata organizzata in modo da poter adibire ai bimbi disabili e costretti spesso a letto due stanze invece dell’unica in cui erano soliti stare, con i lettini uno a ridosso dell’altro. Si è provveduto a far aprire delle finestre anche sul lato corridoio della New Neo, in modo che sia sempre possibile per le infermiere controllare lo stato dei bambini. Per completare i lavori e rendere l’ambiente più sano e bello è stata completamente rinfrescata la pittura della Neonatologia, sia all’interno che all’esterno, per la gioia di tutti i bambini che si sono divertiti a scegliere i colori delle varie stanze.
Lettini per tutti
Oikos Onlus, grazie ai finanziamenti ricevuti, ha provveduto all’acquisto di lettini singoli e a castello, per fare in modo che ciascuno dei bambini possa avere un proprio letto in cui dormire. Fino ad ora i bambini erano abituati a dormire in due o tre per singolo lettino, poiché il loro numero era di gran lunga superiore rispetto al numero dei posti letto disponibili. I nuovi lettini, assieme ai rispettivi materassi, sono appena stati spediti in un container dall’Italia e sono in viaggio verso Kinshasa.
Il 30 aprile: inaugurazione
Conclusi i lavori, il 30 aprile abbiamo inaugurato i nuovi locali della Neo con una piccola cerimonia e una benedizione da parte di Padre Hugo, missionario claretiano e fondatore della Pediatria di Kimbondo. Padre Hugo ha espresso il proprio ringraziamento verso il progetto New Neo di Oikos e i suoi finanziatori, per la generosità espressa nei confronti della Pediatria, migliorando le condizioni igieniche e di vita dei bambini che vi abitano. Ha voluto scrivere una lettera per coloro che hanno provveduto a finanziare gli splendidi lavori realizzati.
Per la gioia di tutti i bambini della New Neo e di tutti quelli delle altre case, venuti con loro a festeggiare e curiosare le nuove stanze, abbiamo dato inizio a una nuova vita per questo padiglione e per i suoi ospiti, in un ambiente più sano, più funzionale, più pulito e più bello.
Marta Battaini