Oggi, in tutto il mondo, si festeggia la Giornata internazionale dell’alfabetizzazione, una ricorrenza che fu istituita nel 1965 dall’Unesco per promuovere l’alfabetizzazione come importante motore di cambiamento a favore dello sviluppo sostenibile. Le Nazioni Unite inseriscono l’alfabetizzazione tra i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile da raggiungere entro il 2030: offrire un’educazione inclusiva e di qualità e promuovere le opportunità di apprendimento durante la vita per tutti.
L’alfabetizzazione contribuisce ad attenuare gli effetti negativi legati ad alcuni dei principali problemi che affliggono la popolazione mondiale: la povertà, la mortalità infantile, la diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili, la violazione dei diritti umani ed il mancato raggiungimento della parità di genere.
È una sfida importante da affrontare considerando che oggi, in tutto il mondo, più di 750 milioni di adulti sono analfabeti, il 64% dei quali sono donne. L’Asia Occidentale e Meridionale conta più della metà della popolazione analfabeta, seguita dall’Africa subsahariana (24%), dall’Asia Orientale (12%), dagli Stati Arabi (6,6%) e dall’America Latina (4,2%), (Rapporto UIS UNESCO n.29, 2014).
Il tema specifico che è stato scelto quest’anno per celebrare la Giornata internazionale dell’alfabetizzazione è quello dell’”alfabetizzazione in un mondo digitale” a riprova del fatto che sta cambiando il significato del termine in una società in cui la conoscenza è mediata sempre più dalla comunicazione digitale.
Oikos lavora da anni per garantire alle persone più svantaggiate (bambini, richiedenti asilo, donne, ecc.) una scolarizzazione più adeguata. Nella Repubblica Democratica del Congo, in Kenya, in Colombia e in Burundi, Oikos costruisce scuole e centri di formazione e aggregazione sociale puntando sulla formazione e l’alfabetizzazione come principali strumenti di aiuto allo sviluppo ed emancipazione.
In Italia, in questi ultimi due anni, il lavoro di Oikos nel campo della formazione e dell’alfabetizzazione è aumentato considerevolmente. Nell’ambito del progetto Aura, in convenzione con il Comune di Udine e in collaborazione con enti di formazione ed organizzazioni presenti sul territorio, Oikos sta offrendo e realizzando corsi di italiano, corsi sulla sicurezza nei posti di lavoro, corsi di educazione civica, corsi di cucina e saldatura ai 55 richiedenti asilo che sta ospitando.
Foto di Lorenzo Latini