Da diversi anni OIKOS ONLUS promuove attività di sensibilizzazione sul territorio, attraverso laboratori di educazione alla cittadinanza globale in collaborazione con gli istituti comprensivi della regione.
Il progetto Responsabilità, Uguaglianza, Migrazioni e Identità – R.U.M.I, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, nell’ambito dei progetti per le scuole, rientra tra queste attività, con lo scopo di far riflettere gli studenti sulla complessità della propria e altrui identità e su come alcuni aspetti di essa influenzino i percorsi di vita personale.
Il progetto R.U.M.I è diviso in tre percorsi e ad ognuno è associato un target diverso: nelle classi 1^,2^ e 3^ delle scuole primarie si impara a Riconoscere la rabbia per incontrare l’altro, nelle classi 3^,4^ e 5^ delle scuole primarie si impara a Riconoscere la paura per incontrare l’altro, mentre nelle classi 1^, 2^ e 3^ della scuola secondarie di primo grado ci si interroga su Chi siamo? Identità in movimento.
Attraverso le parole di Anna Paola Peratoner, membro dell’ equipe scuole, vi racconteremo cosa è stato fatto nel percorso Chi siamo? Identità in movimento…
Laboratorio: “Chi siamo? Identità in Movimento”
Siamo partiti dall’idea di far prendere coscienza ai ragazzi delle medie del fatto che tutti e tutte abbiamo addosso “il mondo” (vestiti, cibo… musica!) e incontriamo “il mondo” quotidianamente (quanti di noi hanno origini o contatti con persone non del nostro paese?) e che non saremmo noi senza questi pezzi di mondo addosso e senza gli incontri che facciamo e/o che ci concediamo di fare. Questi “incontri” ci cambiano in continuazione… le nostre identità sono molteplici (siamo tante cose diverse, abbiamo tanti lati diversi) e sempre in movimento!
Per far visualizzare ai ragazzi la multidimensionalità e la dinamicità dell’identità, si parte con l’uso dei dadi a 20 facce che vengono fatti rotolare sui banchi dicendo che la nostra identità potrebbe assomigliare a uno dei dadi che passano tra le loro mani, rotolano e cambiano continuamente numero…
Si propone quindi ai ragazzi di semplificare i dadi multi-facce (paradigma dell’identità che si muove, può incontrare altri dadi e cambiare faccia se rotola) al dado-cubo a 6 facce, con il cartoncino che viene consegnato loro e che loro devono personalizzare.
Si procede quindi con la creazione individuale della scatola/del cubo della propria identità a 6 facce a cui corrispondono 6 dimensioni identitarie che possono sempre subire cambiamenti:
- Carta d’Identità: nome, cognome, luogo e data di nascita, stato civile, residenza, nazionalità
- Sogni: si chiede di rappresentare o scrivere almeno un loro sogno
- Paure: si chiede di rappresentare o scrivere almeno una loro paura
- Affetti: si chiede di identificare le persone più significative per la loro vita
- Mi piace…: si chiede ai ragazzi di raccontare i loro gusti culinari, musicali, sportivi, cinematografici e che cosa a loro piace delle persone…
- Non mi piace…: si chiede ai ragazzi di raccontare cosa non piace loro, sia rispetto a musica/ film/cibo/sport ma anche cosa non amano nei comportamenti delle persone…
Terminata la costruzione del cubo, a coppie vengono invitati a presentarsi reciprocamente con la scatola/il cubo in mano e spesso questo è il momento dello svelamento delle diversità e delle convergenze, anche di genere e/o nonostante il genere.
Questo è un momento in cui emergono tante riflessioni importanti su di sé e sugli altri: pezzi di storia personale, di vita quotidiana che aiutano a comprendere le diversità e le similitudini. In questa fase si riprende il concetto di Identità in Movimento, presentando il fatto che ci sono identità particolarmente in movimento per la mescolanza evidente di culture, provenienze geografiche dettate dalla storia personale e non solo.
Quando i ragazzi hanno scoperto che i loro gusti e le loro abitudini hanno connessioni con tante parti del mondo (la musica, la moda, il cibo non è mai friulano doc!), si introduce la figura di Ghali, cantante trapper amato dagli adolescenti e si propone un lavoro su alcune interviste e su alcune canzoni significative per i contenuti sull’ identità molteplice di Ghali e sulla sua vita di immigrato di seconda generazione, con una modalità laboratoriale e a gruppi di lavoro, dopo aver condiviso video e interviste in plenaria.
Si conclude il laboratorio costruendo le 6 facce dell’identità di Ghali su un foglio che diventa una lettera per Ghali, che la classe spedirà direttamente a lui, raccontando gli esiti del loro laboratorio e ciò che per loro ha significato scoprire sua storia e i suoi testi: siamo tutti dei Ghali! (identità molteplici, in cambiamento e piene di contaminazioni da altri paesi, altre culture)
* Il progetto è stato realizzato in collaborazione con la rete composta dai seguenti Istituti scolastici:
Istituto Comprensivo di Gemona, Istituto comprensivo di Tolmezzo, Istituto comprensivo di Trasaghis, Istituto comprensivo di Val Tagliamento, Istituto comprensivo di Comeglians, Istituto comprensivo Paluzza, Istituto comprensivo di Arta- Paularo, l’Istituto comprensivo Omnicomprensivo Bachman di Tarvisio, Istituto comprensivo paritario Santa Maria degli Angeli di Gemona del Friuli.