Lo scorso ottobre abbiamo avuto il piacere di conoscere Andrea Rizzo, titolare dell’azienda vinicola “Feudo dei Gelsi” di Nimis, grazie alla nostra vulcanica e intraprendente associata Morena.
Sin dal primo contatto, avvenuto lo scorso autunno, è sorta una naturale e reciproca entusiasta intesa ed è così che Oikos e Feudo dei Gelsi si sono accordati per l’etichettatura di 300 bottiglie di Cabernet Sauvignon del 2007.
Andrea, nel suo sito, lo descrive così: “Dal colore rosso rubino intenso tendente al violaceo, presenta un caratteristico profumo erbaceo, intenso e penetrante che con l’invecchiamento scompare per lasciare posto all’eterea gamma di sfumature dei grandi vini rossi; al palato si presenta selvatico, di gusto pieno e sapore asciutto, giustamente tannico, con un buon corpo, equilibrato e persistente”.
Grazie alle elargizioni liberali ottenute attraverso queste bottiglie Oikos si impegna a finanziare il progetto Dupla Paz, in Colombia.
La nostra gratitudine va ad Andrea che, attraverso questa collaborazione ha dimostrato una non comune apertura verso il mondo della cooperazione, destinando una cospicua parte del ricavato dalla vendita (da parte sua) delle bottiglie “Oikos-Feudo dei Gelsi”.
Ma.. chi è Andrea? Troviamo una sua biografia a pagina 82 del prezioso volume “Guida al vino critico: storie di vignaioli artigiani in Italia”, pubblicato lo scorso ottobre dalle edizioni Altreconomia:
“Andrea Rizzo non è friulano, ma veneto. […] Studente di agraria, impegnato nel sociale, decide di trasferirsi sulle colline sopra Nimis alla vigilia della partenza per un periodo di volontariato in Africa con una ONG. Da studente universitario Andrea aveva trascorso un periodo a Montpellier, nell’ambito di un progetto Erasmus, e lì aveva visto i francesi fare il vino.
Alla vigilia della partenza per l’Africa passa qualche giorno, da solo, in questo podere in mezzo al bosco e pianta la tenda sotto i due gelsi centenari. “”Ho trascorso quelle giornate in assoluta tranquillità, senza avere mai paura, nonostante fossi da solo e mi sono innamorato di questo posto. Ne è seguita la decisione di rischiare un’avventura: acquistare il fondo, avviare un’attività agricola, vivere e interpretare un luogo che lo aveva colpito così profondamente””. […]
Andrea torna in Francia e chiede di poter stare ancora un pò a lavorare come operaio in cantina per poter apprendere il più possibile: l’enologo della cantina gli trasmette quello che sa e da allora diventa il suo valido consigliere. E così nasce il Feudo dei Gelsi. Una vecchia casa che viene completamente rifatta seguendo le regole della bioarchitettura. Due gelsi meravigliosi che fanno da sentinelle, una strada sterrata che si inerpica in mezzo al bosco. E le vigne. Dal 2002, anno in cui Andrea si è trasferito qui, Feudo dei Gelsi si è popolato rapidamente. Ora Andrea non è più solo in questa avventura. Ha una compagna e tre figlie [ndr. deliziose] […]
Andrea ha sempre prodotto i suoi vini in modo naturale, senza bisogno di certificazione. Da un anno ha attivato la procedura per la certificazione biologica per favorire la commercializzazione dei suoi vini. […]
E infine il luogo che lo rende più orgoglioso: un piccolo locale per la degustazione e una sala per la conservazione delle bottiglie. “”Ho scavato sotto la superficie 9 metri e ho costruito una cantina come fanno in Francia””. […] Si arriva nella meravigliosa cantina sotterranea che ospita le barrique per l’affinamento. Qui le fermentazioni sono spontanee, lenti gli affinamenti e bassissimo l’impiego di solforosa” […]
Il risultato sono tre vini di grande struttura, da vitigni emblematici del territorio: [ndr. Cabernet Sauvignon Venezia Giulia IGT, Refosco dal Peduncolo Rosso Riserva, Friuli Colli Orientali DOC, Ramandolo DOCG]
[…] Si può parlare per ore con Andrea, e si comprende che la sua è davvero una scelta di vita e la convivialità un tratto essenziale del suo lavoro”.I valori di Oikos si rispecchiano nell’anima del Feudo dei Gelsi e ci auguriamo che tutti voi possiate apprezzare e sostenere questa sincera e profonda collaborazione.