I momenti più belli che ci hanno scaldato il cuore
La mattina del 29 settembre abbiamo celebrato l’inaugurazione della comunità per MSNA di Cervignano (UD). La comunità si è trasferita da Torviscosa qualche mese fa, e dopo essersi sistemata e acclimatata, ha finalmente aperto le sue porte agli ospiti per festeggiare il trasferimento. E visto che il 29 settembre è la festa del santo patrono di Cervignano, San Michele, volevamo festeggiare insieme alla città.
E’ stata davvero una giornata splendida, sono venuti in tante e tanti a salutarci, augurarci buona fortuna, supportarci, festeggiarci. Tanti i membri delle istituzioni, che ringraziamo per aver accolto il nostro invito. Tanti i momenti che ci porteremo appresso.
Ecco i nostri preferiti, che a lungo ricorderemo con gioia:
1. I ragazzi che decorano la comunità
I minori, che molto spesso vengono chiamati “ospiti” in gergo tecnico, hanno fatto i bravi padroni di casa. Si sono svegliati alla buon’ora e con l’aiuto degli operatori e delle operatrici dell’equipe hanno decorato per bene la comunità. Hanno appeso nastri e fiocchi, pannelli e decorazioni. Pur essendo una casa condivisa e temporanea, hanno cercato di renderla il più bella possibile per dare il benvenuto ai loro ospiti.
2. L’arrivo dei MSNA di Fagagna
Quanto è stato bello vedere l’arrivo di un gruppetto dei minori stranieri non accompagnati di Fagagna! Quando sono arrivati sono saltati giù dal furgoncino, e tra strette di mano, abbraccioni e pacche sulle spalle, si sono uniti ai loro compagni di Cervignano. E’ stato bello festeggiare tutti insieme!
3.La benedizione della comunità
Le parole, gli estratti delle Letture e le preghiere recitate da don Sinuhe Marotta e dal diacono Manuel Millo sono state scelte con molta cura. Inevitabile quindi che risultassero toccanti ed emozionanti. Qui riportiamo i nostri passaggi preferiti del discorso di don Marotta:
“Per rinnovarsi il mondo deve diventare una casa comune”
“Dio conduce le strade degli uomini al compimento di un progetto aperto alla speranza”
“Nostro compito è di non lasciare solo nessuno”
Preghiera per la comunità
“Padre che sei nei cieli, fa che i migranti godano sempre in ogni luogo dei diritti fondamentali di ogni persona umana”
“Effondi il tuo Santo Spirito, perché la mobilità umana, che è segno dei tempi, faccia emergere il volto di una Chiesa e di un’umanità UNA, buona, radunata da tutte le lingue e da tutti i popoli”
“Assisti e proteggi tutti i nostri fratelli e sorelle migranti. Fa che non si sentano stranieri nella nuova patria, e che siano accolti fraternamente. Dona loro energia, saggezza e salute, perché possano contribuire ad un vero progresso nella libertà e nella giustizia”
4. Il discorso della coordinatrice, Federica Ranzato
Ci sono persone che riescono a concentrare in poche semplici parole universi di immagini, emozioni, significati. Una di queste è sicuramente Federica, la coordinatrice della comunità per MSNA di Cervignano. Federica, parlando per forse due minuti, è riuscita a rivelare molto del mondo dell’accoglienza e del lavoro con i minori:
“Voglio fare il calciatore -qualcuno ha questo desiderio-, vorrei fare l’astronauta. Loro hanno altri linguaggi di desiderio. Hanno altri bisogni che ci comunicano. Dobbiamo intercettarli, e una volta che li ingaggiamo, li accogliamo, dobbiamo accogliere questi desideri, e poi accompagnarli. Come comunità lavoriamo su questo.”
Il lavoro di un operatore prevede molti compiti. Si va dall’urlare “raccatta quei calzini””tira giù i piedi dalla sedia”, a traghettare degli adolescenti verso la vita adulta, verso l’autonomia e la maturità.
Che poi si sa, sono complicati per antonomasia, ma un pelo di più se stranieri e lontani dalla propria famiglia. Ci è rimasto impresso l’enfasi che Federica ha messo sulla dimensione del desiderio.
Conoscete l’etimologia di “desiderio“? E’ un termine composto da “de”, particella privativa, e “sidus, sideris”, che significa stella. Significa letteralmente “mancanza delle stelle”, condizione in cui sono assenti le stelle.
Ecco che il lavoro dell’operatore è anche l’accompagnare un minore straniero in un percorso che gli renda possibile la soddisfazione del proprio desiderio, in modo da dirigersi insieme là dove si vedono le stelle.
“I ragazzi che sono qui da noi escono dalla comunità per vedere quello che c’è fuori, per imparare a stare con il mondo che c’è fuori. Chiedo, se è possibile, fiducia verso questa comunità e verso l’equipe che ci lavora. Che cosa rappresenta per me l’inaugurazione? Non è un applauso a quello che è stato raggiunto, non è dire “bravi per quello che abbiamo fatto fin ora”, è soprattutto un invito alla conoscenza, a continuare questa conoscenza che non finisce oggi”
Non possiamo auspicarci che questi ragazzi imparino a stare nel nostro mondo, nella nostra società rimanendo chiusi nelle mura della comunità. I ragazzi devono uscire, andare a zonzo nel centro città, andare a scuola, andare al parco a giocare a pallone – o a cricket. Le comunità non devono essere degli spazi chiusi, anzi! Devono essere luoghi di scambio, permeabili sia verso l’esterno che verso l’interno. Solo così potremo conoscerli e farci conoscere. Per questo motivo Oikos ci tiene a organizzare eventi e incontri nelle comunità.
5. La pizza halal
Per chi non lo sapesse, halal è un aggettivo che si riferisce alla purezza di un certo oggetto secondo i canoni dell’Islam. E’ come ‘kosher’, significa che una cosa è pura, incontaminata. Rappresenta una sorta di via libera, se qualcosa è halal, vai pure, se è ‘haram’ allora c’è qualcosa che non va. Nonostante questi termini si riferiscono a tutta una serie di comportamenti e azioni, sono spesso associati al cibo e alle pratiche della sua preparazione. Infatti, non si riferisce solo al tipo di carne concessa o proibita (maiale), ma anche al processo attraverso la pietanza viene preparata.
Silvia e Irene, volontarie del servizio civile presso Oikos
Si sa che noi italiani a volte siamo un po’ rigidi con il cibo, con la tradizione culinaria, con i modi in cui vanno fatte le cose. E siamo così anche tra di noi, quante litigate su come fare la carbonara. Figuriamoci con gli stranieri, sacrilegio. Eppure confesseremo che la pizza halal che gli operatori hanno comprato per il pranzo condiviso post-inaugurazione era eccezionale, buonissima. L’impasto era morbido, alto e con la costa croccante, la salsa era densa a dolce.
Tutto ciò non è un semplice elogio alla pizza ordinata a Cervignano. E’ un modo per dire che con qualche accortezza ciò che è diverso può vivere insieme, e il risultato può essere sorprendentemente delizioso. E’ come un ragazzino bengalese che ti saluta con un ‘mandi‘.
6. Consegna degli omaggi
L’inaugurazione è stata anche l’occasione per consegnare un piccolo omaggio.
Ai volontari e alle volontarie è stato regalato il libro di Pierluigi Cappello “Un prato in pendio. Tutte le poesie 1992-2017“. Cappello è stato un poeta che con estrema concretezza ha intriso i suoi versi di amore per la natura, per la cura delle persone e dei territori del Friuli. L’abbiamo scelto perché è un autore che ha parlato di perseveranza, di futuro, di speranza e di solitudine. Volevamo ringraziare chi ha deciso di di donare il suo tempo e percorrere dei passi verso la complessità dell’altro.
Ai giornalisti e agli amministratori abbiamo donato “Il Glossario delle migrazioni”, un libretto scritto da noi e prodotto da Bottega Errante Edizioni nel progetto Prassi Intermedia. Il glossario, che racchiude gli insegnamenti, i concetti, e le parole più importanti emerse durante i percorsi formativi per giornalisti e amministratori, è anch’esso un tentativo di approcciarsi alla complessità delle migrazioni senza farsi sopraffare. Il glossario è disponibile gratuitamente sul sito di Bottega Errante, potete scaricarlo qui.
Ringraziamenti
Porgiamo la nostra gratitudine a tutte le istituzioni che sono venute all’inaugurazione. Grazie al Sindaco di Cervignano Andrea Balducci, alle forze dell’ordine, ai giornalisti, agli amministratori, al don e al diacono, alla cittadinanza, ai volontari, ai familiari e agli amici. La riuscita dell’inaugurazione non sarebbe stata possibile senza gli sforzi di tutti gli operatori e di tutte le operatrici dell’equipe di Cervignano, che ha predisposto gli spazi, organizzato il buffet, coordinato i ragazzi. Ringraziamo anche loro per tutto il loro lavoro.
Potete vedere tutte le foto della splendida mattinata qui.