Che cosa significa ‘emergenza’? L’enciclopedia Treccani la definisce ‘una circostanza imprevista’, ‘un momento critico’. Per definizione, essendo inaspettata, le emergenze sono difficili da gestire. Ma un’emergenza non può durare 30 anni.
Insieme al professor Quassoli, abbiamo imparato che dagli anni Novanta fino ad adesso la classe politica italiana non ha saputo – o non ha voluto – trattare in maniera strutturata e programmata la presenza delle persone migranti sul nostro territorio.
La politica ha delegato la responsabilità del governo delle migrazioni agli organi esecutivi, alle questure e alle prefetture, agganciando la figura del migrante a quella delle forze dell’ordine. Questo ha scaturito una serie di meccanismi di sorveglianza che hanno il fine di mantenere l’attenzione sul migrante e sulla regolarità/irregolarità del suo status giuridico, facendolo diventare un soggetto potenzialmente pericoloso, da sorvegliare, se non proprio da punire.
Ecco che ‘clandestino’, inizia a circolare di bocca in bocca, portato avanti da tutta una serie di attori, fagocitando significati e narrazioni, non solo dai politici xenofobi. Spesso tutti noi iniziamo a ripetere parole senza riflettere. Scafista, ad esempio, è un altro di questi termini. La Treccani riporta questa definizione: “operaio specializzato nella manutenzione e nelle riparazioni degli scafi di navi e di aerei”, eppure lo usiamo per riferirci a “chi trasporta immigrati clandestini servendosi di motoscafi e vari altri generi di imbarcazioni a motore”.
Insomma, due ore con tanti spunti di riflessione. Ringraziamo tantissimo la professoressa Fusco, che ha arricchito la conversazione grazie alla sua esperienza sui temi del plurilinguismo e sulle minoranze linguistiche, e ci ha spinti a riflettere su una serie di significati nascosti che giacciono dietro le parole che usiamo tutti i giorni. Un grazie sentito anche al professor Quassoli e alla nostra Rossella Marvulli, che ha moderato l’incontro portando l’esperienza diretta di chi vede quotidianamente da vicino il mondo dell’accoglienza. Ringraziamo anche l’Università di Udine per aver patrocinato l’evento.